Nel precedente post avevo citato un tipico esempio di giustizia civile lumaca e inefficiente che, a distanza di anni, era tornata (quasi) al punto di partenza.
Volete sapere come è andata a finire: l’udienza di rinvio non si è tenuta perché uno dei convenuti nel frattempo è fallito e il processo si è interrotto come per legge.
Se non vi basta, l’attore, che aveva il compito di riassumere la causa entro 3 mesi dall’interruzione, non l’ha fatto, cosciente evidentemente della infondatezza dell’azione, evitando così di pagare le spese a tutti i soggetti che aveva coinvolto nell’infondato giudizio.
In ultimo – ma questo non è addebitabile direttamente al malfunzionamento della giustizia, ma alla caratura del collega – l’avvocato dell’attore che non ha riassunto il giudizio sta chiedendo ai vari convenuti di pagare una bella cifra, altrimenti presenta una nuova citazione.
Follia!